Sento la carezza del destino quando apro questo blog. Come un sussurrato eco di parole e sentimenti. Quando la pagina si apre il susseguirsi delle frasi tra Evan e Gemma sfumano in piccoli rintocchi. La sensazione del proibito forse è la cosa che più mi affascina. Vedere un libro con delle premesse così forti, accendono la mia adrenalina da lettrice. Gemma che chiude gli occhi e si butta da un baratro senza fine, sarà quella la sua morte? Sarà forse sotto quel precepizio Evan? la salvarà? Eppure Evan non è un angelo custode, è un angelo giustiziere, quello della morte. Cosa succederà nell'ultima ora? Cosa dovranno passare quando i sentimenti superano le leggi? Tra vita e morte. Tra bene e male. Forse è questo che mi preme più sapere. Si sa che di solito vince sempre il bene, ma ciò che m'incuriosisce è la linea di congiunzione creata dalla scrittrice. Che già dalle prime anteprime riesce a entusiasmarmi. Il sogno di Elisa si è realizzato, e non vedo l'ora di condividerlo da lettrice insieme a lei. Tra lettore e scrittore dice Stephen King s'instaura un rapporto di telepatia. Non vedo l'ora di affacciarmi dalla stessa tua finestra Elisa, per vedere e sentire tutto ciò che hanno fatto i tuoi personaggi nella tua testa.

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A volte è incredibile come una passione ti ritorni addosso al bordo di un boomerang.
Quando credi di essertene completamente sbarazzata, ritorna da uno spiraglio di luce.
Ma questa luce per me, è un scintilla che ha infiammato l'inchiostro avido della mia penna.
Ho finito il mio libro, quello di cui vado più fiera da quattro mesi, e sul web vedevo un sacco di discussioni su esordienti che non riuscivano a pubblicare, mi demoralizzai.
Ho chiuso fino a quattro giorni fa il mio sogno in un cassetto, senza pensarci, solo a volte lo spolveravo un pò per poi richiuderlo.
Quando poi presi atto che l'arte dentro di me ribolliva, non c'è l'ho fatta più, pur di scrivere cose obrobriose lasciai che la mia interiorità venisse a galla.
Mi resi conto che scrivere per me era una passione, e tutt'ora lo posso dire, che per quanto faccia schifo rileggermi, o non sentirmi all'altezza rispetto a tanti altri scrittori, credo che sentirò il bisogno di ticchettarè sulla tastiera per tutta la vita.
Forse, come dicono molti siti di scrittura creativa dove sono approdata, scriverò anche per gli altri.
Ma se gli altri non leggeranno, non importa.
L'importante è che Dio mi abbia donato la vita e i talenti, e spero che un giorno i talenti diano frutti nella sua vigna, anche sè nascosti agli occhi di tutti.
Dio non potrei mai esserti grata abbastanza per tutto, e ti ringrazio anche per questo amore che mi da nei confronti della parola scritta.
Una frase, una parola, un'intero romanzo, sono e saranno per me l'espressione di un'anima. Per questo rispetto la voce scritta di ognuno noi.
Molti fanno sacrifici nei loro lavori quotidiani, coltivano i talenti e ne mangiano i frutti.
I miei talenti non sono paragonabili a quelli degli altri, però hanno un sacrificio con la quale interiormente mi destreggio come uno spadaccino: il giudizio di chi fa arte.
Chi fa arte non sarà mai nessuno.
Ma tutti i lavori hanno bisogno di creatività per piacere a chi li pratica.
Una scintilla di creatività smuove il sonno delle menti rigide.
Chi critica l'arte critica la creazione.
Ogni cosa è arte, il pigmento della pelle, il moto del sole, le parole, i suoni.
Tutto è arte, e non c'è niente di più bello nella vita: dichiararsi liberamente artista.
Sono artista perchè oltre a dipingere, mi affascina la matematica, la fisica, la chimica, la letteratura, la storia di un'era, la filosofia, il teatro, la scrittura, la danza, la muscia, io amo tutte queste cose, e non riesco a non provarne un profondo rispetto per esso, e questo perchè la mente dell'artista amplia i concetti, è sempre in moto. Non è schiava di congetture, non è schiava di nozioni, l'arte è capace di donarci la stima necessaria per una data materia. Chi ha rispetto per l'arte, ama lo studio e apprende. L'arte tocca tutte le discipline, perchè l'arte è novità, stupore, sperimentazione, avanguardia, conoscenza. ...

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In mezzo ai granelli di sabbia vedo la luna nel deserto, riflettente nell'acqua, che vibra nell'eco della mia voce.
Cadrà un'altra foglia da quest'albero, e la paura è tanta durante l'autunno.
Sarà perchè mi sento sola nel deserto a chiedere altra acqua da bere, ma non resterò delusa, lo so.
Se vedrò altre foglie cadere, e la mia voce si abbasserà, troverò pace dentro di me.
Anche se non vedo, posso guardare oltre, come se osservassi vetro tra la realtà e ciò che avverrà.
Se non ci sarà niente da fare mi sveglierò in me.
La mia coscienza mi fa balzare fuori dal letto in un incubo di nebbia.
Ci sono braccia fatte da ombra, che stritolano la mia innocenza.
Vorrei sapessi ciò che provo, quando canto, quando vedo il mio re.
Se tu non ti rendi conto, canta questa ninna nanna, insieme possiamo raggiungerlo, per vedere ciò che vuole da noi.
Non per una favola, ma per essere come vasi, da non rompere ma da riempire.
Se sento ancora freddo, mi risclalderà, con la sua voce, che canta in me e mi dice di non temere.
Chissà quale sarà la tua via, non ho la sicurezza, ho solo paura di non riuscire a vedere nel tuo buio.
Aspetto una candela da mettere sul tuo candelabro, accesa, per farti vedere dove sei.
E per credere in ciò che credo io.
Con l'amore che circonda le aspettative di cui non sapremo la via.
Ma conosciamo chi nè il re.
Per sentire brividi di fuoco nella gioia, in un nuovo traguardo più importante di tutti.
Spererò nel mio re, nel mio giustiziere, affinchè romperà le nostre catene.
Affinchè guarderà nel mio cuore la mia solitudine e la tua, e ne faccia un proggetto d'amore.

Queste lacrime sono sangue perchè provengono dalle ferite di me stessa.
Scorreranno e si cicatrizzeranno.
Dove sei andato a finire?
Pensavo che mi sarebbe bastato un sorriso per cambiare le cose.
Ma so che ora sei lontano da me.
E i miei sorrisi servono solo alla mia anima ferita.
E sul cuscino in cui mi risveglio tutte le mattine e tu non ci sei, accanto a me.
Il tuo pensiero non è più lì a sorridermi.
Nella notte ho paura, perchè so di averti perso.
Perchè vedrò sempre questa piccola speranza trapelare dal mio cuore.
Mi manca vederti vicino , mi manca ciò che non eri, dove sei?
Se ero me stessa, dimmi dove ho sbagliato, perchè non parli dritto a te stesso.
Per dirti cos'è che non va.
Mi hai eliminato come se non ci fosse stato mai niente.
Tu hai preteso da me il doppio, non posso far finta di nulla, ma mi volto.
Mi preoccupo per te, chi ti ha derubato della libertà?
Chi ti ha derubato di chi sei.
Ha preso potere sulle tue decisioni.
Abbiamo sbagliato a crederci entrambi?
Ma la speranza trapela da quest'anima confusa, e mi manca il tuo respiro.
Perchè sotto la crosta, c'era molto di più, di quello che ti fa vedere.

Inseguita dai miei stessi sogni,
nel buio della foresta rincorrevo me stessa.
L'illusione come specchio di una realtà che non c'è.
Colleziono i miei sentimenti come una mappa di sentieri inesistenti e
quando è calata la notte ho solo sentito tanto freddo.
Li cancello come sabbia sotto il mare.
Li cancello come veleno da non bere.
Li cancello come polvere da scuotere.
Se non importa chi io sia, non importa che io vada.
Se non importa la mia strada, io camminerò da sola.
Perchè nessuna catena fermerà questi piedi come hanno fermato i tuoi,
e ti saluto dietro me, con una lacrima per la tua strada interrotta, perchè
solo del male mi faresti forestiero, solo tenebra vedrei,
solo parole di miele ho urlato, e aspetterai che ti rimbombino nel cuore,
mentre io voltandomi vedo l'alba.
Odio i tranelli perchè mi piace essere limpida,
le trappole sono ostacoli ma li supero volando,
e non ascolto la voce che dal basso percuote la mia paura di cadere.
Una lancia mi ha trafitto il cuore mentre mi voltavo,
l'ho tolta come si toglie qualcosa d'inutile.
E non ho più paura di tacere, perchè amo questa realtà,
le strade facili sono per i perdenti, facilmente si lasciano impigliare,
la prendo stretta la via perchè stretta è la verità, non c'è un compromesso
per questa strada, ma vale più dell'oro se combatti per arrivarci.



Edited by *Prin* - 20/10/2012, 19:08

Taci con i tuoi discorsi di cui solo tu sai il senso.
Che risposta ti aspetti?
Non sai dove andare per dimenticare.
E sola la tua verità e farei tutto per rendera lucente.
Ma solo, dove pensi di andare?

Non hai potere neanche sulle tue membra.
Dove andrai quando tutto crollerà?
Quando non potrai cambiare nulla sulle tue dominazioni?
Dove andrai? Dove fuggirai?

Sai che nessuno può essere uguale a te.
E nel chiaro scuro che sputano i tuoi discorsi.
Ma la polvere ti assomiglia più di quanto pensi.
Ti stupisci se guardo questo disegno astratto e ne capisco il senso.
Come una costellazione a cui si uniscono le linee argentee.

Non hai potere neanche sulle tue membra.
Dove andrai quando tutto crollerà?
Quando non potrai cambiare nulla sulle tue dominazioni?
Dove andrai? Dove fuggirai?

Era un colpo di luce che fuggiva,
fai di tutto per coprirla perchè sfuggirebbe al tuo controllo,
dimmi chi tiene il volante? Se neanche tu sai cosa sia guidare.
Ti comanda il tuo corpo come i fili di un burattinaio instabile,
e la tua vera natura non c'è più.
La nasconderai per sempre?
Per mascherare la tua sensibilità?
Abbassi un cappello per nascondere i tuoi occhi.
Non giocare d'azzardo con i tuoi azzardi,
faccio scacco matto più in fretta di te.

Non ha potere neanche sulle tue membra.
Dove andrai quando tutto crollerà?
Quando non potrai cambiare nulla sulle tue dominazioni?
Dove andrai? Dove fuggirai?

Penso al sorriso che con la dolcezza di una candela volteggia nei miei pensieri,
vorrei dirti che sarebbe facile osservare altro.
Ma ad ogni punto vado a capo per pensare a te.

Sarà così difficile dirti addio un giorno,
perchè metà di ciò che penso perirà dentro me come un germoglio,
e sarò l'avversaria di me stessa ma anche la più fidata delle amiche.

Cosa c'è da dire che manca?
Romperai il silenzio con un tuo sguardo per dirmi che scomparirai.
Per dirmi che tra te e il buio non ci sarà differenza.
Solo che purtroppo continuerò a vederti, nonostante i tuoi sbagli.
Perchè sarà incredibile dire che ti comprendo.
E vedo la tua vera natura sotto la tua ombra.

Oscilla il tuo controllo,
è una bilancia questa tua vita ma l'ago non sono io.
E dimmi tu a che gioco vorrai giocare?
Lancerai una nuova possibilità come un dado.
Ma la tua vita non è una casualità.
La partenza è sempre l'atteraggio,
e credo che questo basta per dirti,
che sotto tutta questa bugia c'è la verità che già batte.

Penso che tu sia molto di più di quello che credo,
il problema appunto è crederci.
La soluzione a questo sistema c'è l'hai tu,
io posso solo avvelermi della bellissima e emozionatissima circostanza
di averti conosciuto.

Credo che non capirai mai cosa intendo
anche perchè ho troppa paura per dirti ciò che provo
sarebbe come schiacciare la mia coscenza
sarebbe come calpestare la mia ragione
e non posso permertermi di dirti
che non c'è nessun altro che mi abbia fatto sorridere
come hai fatto tu.
Posso dirti che non c'è nessuno che non mi ha mai fatto sentire
così importante com te.
Ecco perchè ho paura.
Perchè se mi fido vuol dire che sono innamorata.

Nell'aria i miei capelli freddi vibrano.
Sento la voglia di volare via da qui perchè ho bisogno di trovarti.
Sotto una luce come di cristalli, aspetto, che questo risveglio duri per sempre.
E mentre i gabbiani toccano il cielo, io mi sento come loro, nell'infinito del sole dorato.
Mi stacco da questo mondo, perchè nella bruttura vedrò sempre la bellezza.
Un mare di bellezza.
Mi sento come se tu potessi toccarmi l'anima, mi sento felice.
Mi sento bella.
Mi sento tua.
E nei miei occhi vedo tutto, spero solo che non si condenzino lacrime.
Ti vedo oltre questi disturbi di frequenza.
Non ho bisogno di niente se credo nel tuo viso.
Non ho bisogno di nient'altro che di te.
E mi abbracci con i colori.
Mi abbracci con l'aria.
Mi abbracci con la dolcezza.
Mi abbracci con tutto te stesso.
Mi abbracci con il cuore.

Sotto questa pioggia batte su di me una complicazione.
Non saprò mai dire cosa sia, o cosa mi ricorda, ma...
Ero convinta di ritrovarti seduto lì
e ora anche se tutto è sole, io vedo cadere gocce di speranze infrante.
Non è servito il mio mascara,
le ciglia sono bagnate di pioggia adesso.
Io lacrimo anche se vedo luce,
come farò a darmi una risposta?
Perchè non è così semplice dire la verità?
Perchè dovrei rispondere a ciò che ha distrutto il mio cuore?
Avevo smesso di darmi risposte, ma la mia anima le aveva sperate.
Come posso chiudermi alla realtà ora che mi hanno travolto?
Mi manchi.
Mi manca sapere che ci sei.
Se ci sei.
Questa complicazione è stata dura.
Pensavo che magari la vita mi avrebbe dato una possibilità.
E ora il mio maschara si è sciolto.